Biografia

Biografia

Federica Zianni si laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, in Scultura. Vi torna nel 2022 con l’incarico di docente di Tecniche di Fonderia.
Dal 2018 partecipa a Premi di rilievo nazionale come il Premio Combat, il Premio Vittorio Viviani, il Premio Comel, il Premio di Scultura Gabbioneta, il Premio di Scultura Fregellae e prende parte al GIFA (Fiera Internazionale della Fonderia) a Düsseldorf.
Nel 2021 vince il premio espositivo di We Art Open 2021 ed è tra i finalisti del Premio Cramum e di Exibart Prize. Inoltre è finalista al Mediterranean Contemporary Art Prize, al Premio Fregellae e al Premio Artkeys. È tra gli artisti in residenza di VIR Viafarini-in-residence e partecipa alla residenza artistica In-Edita 2, progetto coordinato dalle gallerie Galerie Alberta Pane, Ikona Venezia e Marina Bastianello Gallery.
Nel 2022 espone le sue opere a Milano in una mostra personale alla Manuel Zoia Gallery. È finalista al Premio Arte a cura di Cairo Editore, la cui mostra ha avuto luogo al Palazzo Reale di Milano. Nello stesso anno inizia la realizzazione della sua prima monografia edita da Vanillaedizioni. Risulta vincitrice dell’Arte Laguna Prize 16 per la sezione Premi Speciali per cui è in residenza artistica alla Fonderia Artistica Versiliese. Infine espone per la prima volta la sua ricerca artistica alla 17a edizione di ArtVerona e alla 2 a edizione di Roma Arte in Nuvola.
Nel 2023 torna a Roma con una seconda mostra personale da Galleria Triphè curata da Maria Laura Perilli. Inoltre partecipa all’Hackaton Re-Use, Role of Visual – Sculpture Art Creation in the Context of Sustainable Behaviour, progetto cofinanziato dall’Unione Europea come parte di Creative Europe Programme, che vede il coinvolgimento di parteners come Sculpture line, Area Creativa 42 e Jan Koniarek Gallery. Espone presso SpaziCima per una mostra personale nella capitale romana. È tra gli artisti finalisti di ARP – Art Residendy Project promosso dal Centro Luigi di Sarro. Infine espone per la prima volta al GASC – Galleria D’arte Sacra Dei Contemporanei di Milano e vince la 7° edizione di Arcipelago, grazie al quale è stata acquisita un’opera che è entrata a far parte della collezione della Fondazione Rocca dei Bentivoglio.
Nello stesso anno partecipa al 2023 International Sculpture Camp presso la Huafan University di Taiwan, un evento interculturale e interdisciplinare con talk e workshop con artisti provenienti da tutto il mondo.
Nel 2024 è in residenza artistica a Villa Greppi, è vincitrice della call Note ai margini – visioni sottolineature e riflessioni sul paesaggio, a cura di Associazione Luminanda, per la quale ha realizzato una scultura pubblica per il comune di Tremezzina (CO).

Formazione

2022         Innesti, a cura di Associazione ZOE, tra i 20 artisti selezionati per un percorso di formazione gratuito finalizzato alla progettazione di 6 opere site-specific in 6 comuni della regione Marche. Artista mentore ANDRECO

2022         Esaurire/Altrimentiworkshop a cura di CampoBase & Vaste Programme, Fondazione smART, Roma

2022         THE MOMENTARY NOW School of Performance, corso tenuto da Marcella Vanzo, con borsa di studio, ZONA K, Milano, Italia

2021          Indagare le radici, Masterclass promossa da Fondazione Adolfo Pini, artista mentore Marcella Vanzo, Milano, Italia

2021          3D Studio Max, Quasar Institut for Advanced Design, Roma, Italia

2018          La neuroscienza dell’empatia, corso promosso da Empaticalab società di Giunti Psychometrics tenuto da Giacomo Rizzolatti, Verona, Italia

2015 – 2018     Biennio in Scultura, Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, Italia

2012 – 2015     Triennio in Scultura, Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, Italia

Statement

La prassi dell’arte come il costituirsi delle religioni e dei miti, è comune a tutti gli esseri umani e presente in ogni cultura fin dagli albori dell’umanità. Attraverso la sua ricerca, Federica Zianni cerca di riflettere come l’arte, intesa come pratica, sia il punto di incontro, la terra franca in cui indagare le paure suscitate da problematiche attuali come l’identità, il retaggio culturale, l’ecoansia e la migrazione, in modo diretto e dimostrativo, attraverso installazioni scultoree e performance. L’artista lavora principalmente utilizzando materiali artificiali e spesso di riuso, come camere d’aria e lacci emostatici accostandoli spesso a quelli classici come l’ottone e il bronzo, utilizzando la tecnica della fusione a cera persa, a cui è molto legata. Nella sua produzione affronta il tema dell’introspezione del sé analizzando i paradossi e le contraddizioni dell’essere umano, partendo da se stessa. Il bacino esperienziale dell’artista e la sua formazione sono il punto di partenza per una riflessione sulla famiglia, intesa come nucleo di trasmissione della cultura, trappola e salvezza di ognuno, sulla natura, o meglio sulla responsabilità e consapevolezza che ognuno ha nei confronti del proprio impatto su di essa e sul concetto di violenza, fisica e psicologica, pienamente espressa o subdola e inconscia. Dai suoi studi eredita il recupero dei miti classici, reinterpretando immagini archetipiche di nascita, morte, creazione e distruzione.